Esamineremo insieme un caso di progettazione reale, nato da una richiesta specifica: trasformare la potenza bruta di una valvola GM70 in un amplificatore in grado di pilotare sistemi complessi con controllo e raffinatezza. Questa non è una semplice teoria, ma un percorso progettuale che condividiamo, passo dopo passo, partendo dai dati di specifica fino alla definizione dei componenti critici. La nostra esperienza di progettazione ci ha insegnato che il successo di un amplificatore a valvole ad alta tensione si gioca su tre elementi: il punto di lavoro, il trasformatore di uscita e la filosofia circuitale. In questa guida, ci concentreremo sui primi due, fornendoti gli strumenti per evitare errori costosi e deludenti.
Indice dell’articolo
Il Punto di Lavoro Originale: Potenza vs. Fattore di Smorzamento
- La Ridefinizione del Punto di Lavoro: Cercare il Compromesso Ottimale
- Il Cuore del Progetto: Specifiche e Modellazione del Trasformatore di Uscita
- Le Specifiche Finali per il Costruttore e Considerazioni Pratiche
- Domande Frequenti (FAQ) sulla Progettazione della GM70
Analisi Iniziale: La Richiesta del Cliente e i Vincoli Progettuali
Spesso, la progettazione nasce da un’idea che deve scontrarsi con la realtà fisica dei componenti. In questo caso, la richiesta iniziale era di utilizzare una valvola GM70 per pilotare un sistema diffusore grande e complesso, un compito tipicamente affidato a finali in push-pull con valvole come i KT120. La domanda sorge spontanea: è possibile far convivere la potenza erogata da una GM70 con il controllo necessario per carichi difficili? La community degli audiofili spesso dibatte su questo tema, e la nostra esperienza sul campo ci porta a considerare quattro pilastri fondamentali per un tale progetto:
- Selezione accurata del punto di lavoro: Non si tratta solo di massimizzare i watt, ma di bilanciare potenza, distorsione e fattore di smorzamento.
- Alimentatore “muscolare” ma stabile: 1000V non sono uno scherzo. L’alimentazione deve essere robusta ma non diventare una fonte di ronzio o di durezza nel suono.
- Utilizzo strategico del feedback: Un feedback negativo moderato (8-12 dB) può essere uno strumento prezioso per migliorare il controllo sul carico e linearizzare la risposta, senza snaturare il carattere della valvola.
- Pilotaggio adeguato: La GM70 richiede una tensione di griglia dell’ordine di -100V. Prevedere uno stadio driver o un buffer di qualità non è un optional, è una necessità.
Il nostro obiettivo, quindi, è stato ridefinire il progetto partendo dall’alimentazione esistente (circa 1100V) per creare un amplificatore potente ma anche “raffinato”.
Studio del Datasheet della GM70: Interpretare le Curve Anodiche
Prima di qualsiasi simulazione, è fondamentale studiare il datasheet. La GM70 è una valvola modulatrice impiegata anche all’audio, con caratteristiche estreme: dissipazione massima di 125W, tensioni anodiche che possono superare i 1200V e una transconduttanza relativamente bassa. La nostra attenzione si concentra sulle curve anodiche (Ia vs. Va) per diverse tensioni di griglia. Da qui possiamo ricavare i parametri fondamentali (µ, Rp, gm) per il punto di lavoro scelto e stimare la potenza di uscita massima in classe A.
Un errore comune è spingere la valvola troppo vicino ai limiti di dissipazione. Sebbene la GM70 possa sopportare 125W, la durata di vita si di circa 1000 ore. Nei nostri progetti, preferiamo un approccio conservativo, mirando a una dissipazione di circa 80W, che garantisce maggiore affidabilità e minore stress termico per tutti i componenti circostanti.
Il Punto di Lavoro Originale: Potenza vs. Fattore di Smorzamento
La configurazione iniziale presa in esame era la seguente, derivata da misure su un circuito preesistente:
- Tensione Anodica (Va): 1100 V
- Corrente Anodica (Ia): 68 mA
- Carico Anodico (Zaa): 12 kΩ
Simulando questo punto con software dedicato (come Curve Captor, di cui esiste un tutorial esplicativo), si ottiene un’immagine chiara del comportamento.

Da questa simulazione emerge che:
- Potenza di uscita stimata: Circa 25 Watt.
- Fattore di smorzamento (DF): Approssimativamente 7.
Un DF di 7 per un single-ended è un valore dignitoso, ma il vero collo di bottiglia diventa il trasformatore di uscita. Per supportare 25W a 30 Hz con un primario da 12 kΩ, l’induttanza necessaria è molto alta (oltre 60 H). Tradotto in pratica, richiederebbe un nucleo enorme (EI135 o superiore), con costi elevati, capacità parassite maggiori e potenziali problemi nella risposta in alta frequenza.
La Ridefinizione del Punto di Lavoro: Cercare il Compromesso Ottimale
In collaborazione con il cliente, abbiamo deciso di rinunciare a quei 4-5 watt in più per guadagnare in fattibilità progettuale e, potenzialmente, in raffinatezza sonora. Abbiamo orientato l’analisi verso un punto di lavoro leggermente più rilassato:
- Tensione Anodica (Va): 980 V
- Corrente Anodica (Ia): 70 mA
- Polarizzazione di Griglia (Vgk): -100 V
- Carico Anodico (Zaa): 9500 Ω (9.5 kΩ)

Analizzando questo nuovo punto, i nostri calcoli e le nostre simulazioni indicano:
- Potenza di uscita (Pout): Circa 21 Watt in classe A pura.
- Distorsione armonica (THD): Attorno al 4% a piena potenza (con 100 Vp di segnale in ingresso).
- Fattore di Smorzamento (DF): Circa 4.
- Guadagno di tensione (Av): 6.3 (necessario per dimensionare lo stadio driver).
Perché questo punto è migliore? Sebbene il fattore di smorzamento sia sceso, il carico anodico più basso (9.5kΩ vs 12kΩ) semplifica notevolmente la realizzazione del trasformatore. A parità di induttanza, la risposta in bassa frequenza migliora. Inoltre, lavorare a una tensione leggermente inferiore riduce lo stress generale sul sistema e sull’alimentatore. Abbiamo scambiato un po’ di potenza teorica per un progetto più solido, affidabile e probabilmente più musicale.
Il Cuore del Progetto: Specifiche e Modellazione del Trasformatore di Uscita
Con il punto di lavoro definito, possiamo specificare il componente più critico: il trasformatore di uscita. Per questo progetto, la scelta è ricaduta su un costruttore di altissima qualità, la NORSE. Ma come si passano dalle specifiche di massima a dei parametri ingegneristici precisi?
Il metodo che utilizziamo si basa sull’analisi di prodotti di riferimento di livello mondiale. Prendiamo come esempio il trasformatore Sowter SA11 (10kΩ:16Ω), un punto di riferimento del settore. Sowter è uno dei pochi costruttori che fornisce documentazioni complete dei suoi TU. Dal suo datasheet ricaviamo parametri fondamentali per creare un modello LTspice realistico:
- Induttanza primaria (Lp) = 60 H
- Induttanza di dispersione (Lsp) = 10 mH
Con la nostra impedenza primaria target (Zp=9500Ω) e secondaria (Zs=6.3Ω), calcoliamo:
- Rapporto di trasformazione (n): n = √(Zp / Zs) = √(9500 / 6.3) ≈ 39
- Induttanza secondaria riflessa (Ls): Ls = Lp / n² = 60 / (39)² ≈ 0.039 H (39 mH)
- Fattore di accoppiamento (k): k = √(1 – (Lsp / Lp)) = √(1 – (0.01 / 60)) ≈ 0.9999 (il calcolo mostra come un valore di Lsp così basso indichi un ottimo accoppiamento). Un valore più realistico per un trasformatore reale è circa 0.995-0.998. Per il modello, usiamo k=0.997.
Questi numeri ci permettono di costruire un modello a induttanze accoppiate in LTspice e validare la risposta in frequenza, il comportamento sotto carico e l’effetto delle capacità parassite prima ancora di commissionare il trasformatore fisico. Questa fase di simulazione è cruciale per evitare sorprese e costi aggiuntivi.

Le Specifiche Finali per il Costruttore e Considerazioni Pratiche
Dopo le simulazioni e le valutazioni, le specifiche tecniche fornite al costruttore (NORSE) sono state le seguenti:
- Potenza Nominale: 25 W (con requisito di erogare piena potenza già a 25 Hz).
- Impedenza Primaria (Zp): 9500 Ω.
- Impedenza Secondaria (Zs): 6.3 Ω (per altoparlanti da 4-8 Ω).
- Induttanza Primaria Minima (Lp): 70 H (garantisce una frequenza di taglio inferiore a 30 Hz con la Rp della valvola).
- Risposta in Alta Frequenza: -3 dB almeno a 40 kHz (implicando una prima risonanza ben al di sopra, per evitare sgradevoli picchi nella banda audio).
- Materiale del Nucleo: Laminazioni in silicio di alta qualità, a grano orientatati.
Queste specifiche rappresentano il giusto equilibrio tra performance audio, fattibilità costruttiva e costo. Un trasformatore con queste caratteristiche, realizzato con materiali premium e una buona tecnica di avvolgimento, diventerà il vero cuore dell’amplificatore, determinandone in larga parte il carattere sonoro.
Domande Frequenti (FAQ) sulla Progettazione della GM70
1. Perché non spingere la GM70 al massimo della sua dissipazione (125W) per ottenere più potenza?
Risposta: La durata di vita di una valvola è inversamente proporzionale allo stress termico ed elettrico. Lavorare a 125W, specialmente con tensioni anodiche oltre i 1000V, riduce drasticamente la longevità del tubo e aumenta il rischio di cedimenti. Nei nostri progetti, preferiamo un approccio conservativo attorno ai 70-80W di dissipazione, che garantisce migliore affidabilità, minore generazione di calore e, spesso, un suono più rilassato e naturale. La differenza di potenza utile tra un punto al limite e uno ottimizzato è spesso di pochi watt, che non giustificano i rischi.
2. Un fattore di smorzamento (DF) di 4 è sufficiente per pilotare altoparlanti complessi?
Risposta: È una domanda cruciale. Un DF di 4 è un valore tipico e accettabile per un amplificatore single-ended senza feedback globale. Il controllo effettivo sull’altoparlante dipende anche dall’impedenza di uscita complessiva, che include la resistenza interna della valvola (Rp) e le perdite del trasformatore. L’utilizzo di un feedback negativo moderato (8-12 dB), come menzionato nell’analisi iniziale, può raddoppiare o triplicare questo valore, migliorando significativamente il controllo, specialmente nella regione di risonanza dei woofer. La scelta finale dipende dal compromesso tra “grip” e il carattere sonoro tipico del single-ended.
3. È possibile utilizzare un trasformatore commerciale più economico invece di uno su specifica?
Risposta: Tecnicamente sì, ma con forti compromessi. I trasformatori commerciali per GM70 sono spesso progettati per punti di lavoro generici (es. 10kΩ:8Ω) e potenze nominali. Le loro performance reali in termini di induttanza primaria, banda passante e linearità possono discostarsi notevolmente dalle tue esigenze specifiche. Questo si traduce spesso in una risposta in frequenza limitata (mancanza di estremi bassi o alti) o in una distorsione più elevata. Per un investimento di questo livello (valvola GM70, alimentatore HV), il trasformatore è il componente meno adatto su cui risparmiare. La nostra esperienza conferma che è l’elemento che più influenza il risultato finale.
4. Come si pilota efficacemente la griglia della GM70 a -100V?
Risposta: Pilotare la GM70 richiede uno stadio driver in grado di fornire un’ampia escursione di tensione (oltre 100 Vp) con bassa impedenza di uscita. Le soluzioni più comuni prevedono l’uso di una valvola driver a medio-mu (come la 6N6P, ECC99, 5687) in configurazione a catodo comune con alimentazione anodica elevata (+300V o più), oppure un driver a due stadi (es. un pentodo seguito da buffer a guadagno unitario). In fase di progettazione, è fondamentale simulare o calcolare lo stadio driver insieme al carico rappresentato dalla griglia della GM70, considerando anche le capacità di ingresso (Miller).
5. Questo progetto GM70 può essere adattato per un carico da 4 o 8 ohm?
Risposta: Assolutamente no. Conviene farsi avvolgere un trasformatore su misura. Le prese per impedenze diverse richiedono compromessi costruttivi che peggiorano la resa finale. Inoltre aumentano la complessità del manufatto.
Questo percorso progettuale mostra come, partendo da una specifica esigenza, si possa arrivare a definire con precisione i parametri chiave di un amplificatore ad alta potenza in classe A. La prossima tappa, che esploreremo in un articolo dedicato, sarà la realizzazione dello schema circuitale completo, inclusi alimentatore, stadio driver e l’integrazione del feedback. La progettazione di un amplificatore a valvole è un esercizio di bilanciamento continuo, dove ogni scelta tecnica ha una ripercussione diretta sul risultato sonoro finale.
Approfondimenti: GM70 Progetti Indice
Saluti, Tiziao
































